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Depurazione e riutilizzo acque reflue industriali derivanti da produzione di malte e colle

Acqua di condensa

Savi Laboratori e Service realizza impianti di depurazione per il trattamento e il riutilizzo di acque reflue provenienti industriali da impianti di produzione di malte e colle per l’edilizia.

L’evoluzione della progettazione di impianti di depurazione nei prossimi anni sarà guidata da principi di ecosostenibilità e riduzione dell’impronta ecologica quali la massimizzazione del recupero dell’acqua e di tutte i sottoprodotti dell’impianto e la riduzione del consumo energetico.

Nel caso specifico legato ai reflui provenienti dalla produzione di malte e colle, per ottenere il massimo rendimento di rimozione delle sostanze inquinanti presenti Savi Laboratori & Service propone la realizzazione di impianti di tipo chimico fisico che sfruttano, dapprima, il fenomeno della flottazione e quindi un processo di distillazione a bassa temperatura.

Impianto di recupero acque reflue industriali

FLOTTAZIONE
Il concetto di base della flottazione consiste nel raccogliere sulla superficie di un liquido le particelle di materiale in esso sospese, attraverso l’effetto trascinante generato dalla dispersione di minuscole bollicine di aria nel liquido stesso.
In pratica all’interno della vasca di flottazione il refluo da trattare viene miscelato con una quota di acqua di ricircolo contenente aria disciolta che, liberandosi in una miriade di piccolissime bollicine, viene in parte inglobata nel materiale solido da separare il quale, per effetto della diminuzione del proprio peso specifico, è trascinato in superficie e poi raccolto da una serie di lame raschianti.
Per massimizzare la resa di rimozione per quelle sostanze che si presentano in forma disciolta o comunque legate in forme colloidali nel liquame, è previsto il dosaggio di reagenti chimici coagulanti e flocculanti prima dell’immissione del refluo nel flottatore.
Se da un lato si devono disperdere bollicine sempre più piccole per aumentare il grado di separazione, dall’altro il materiale già sospeso può essere aggregato in coaguli di più grandi dimensioni (effetto del reagente flocculante) in modo che la dimensione dei fiocchi formatisi in rapporto al “grado di filtrazione” generato dalle bollicine disciolte sarà tale da avere reflui chiarificati sempre più limpidi.
I reflui vengono alimentati a portata costante alla vasca di flottazione: da un lato si otterrà un liquido chiarificato che sarà inviato alle successive fasi di trattamento, dall’altro si avrà un fango che andrà ulteriormente trattato per essere smaltito come rifiuto.

Impianto di recupero acque reflue industriali Dettaglio

EVAPORAZIONE SOTTOVUOTO CON POMPA DI CALORE
Per massimizzare la resa di depurazione per questi tipi di reflue è opportuno a nostro parere optare per l’installazione di un sistema di evaporazione sottovuoto a bassa temperatura.
L’evaporatore/concentratore, sfruttando l’effetto combinato del vuoto (4÷6 kPa assoluti ovvero 40-60 mm di pressione residua) e del ciclo frigorifero a pompa di calore, garantisce l’ebollizione dei liquidi a bassa temperatura (25÷35°C) e permette di ottenere consumi energetici limitati.
L’evaporazione è il passaggio di stato dallo stato liquido a quello aeriforme che, in presenza di vuoto, avviene a temperatura inferiore rispetto alla temperatura di ebollizione a pressione atmosferica, permettendo in tal modo di beneficiare di notevole risparmio energetico.
Tramite questa tecnica viene separato un componente non volatile da una soluzione, ottenendo in tal modo acqua demineralizzata ed un prodotto finale più concentrato negli altri componenti.
Gli impianti di evaporazione sottovuoto sono destinati alla concentrazione a bassa temperatura di soluzioni diluite termolabili o al trattamento ed alla depurazione di reflui inquinanti generati nelle varie fasi di lavorazione delle aziende industriali.
Il concentratore è un apparato costruito per trattare liquidi a base acquosa provenienti da vari processi di lavorazione industriali. L’utilizzo del sistema che crea il sottovuoto nella caldaia permette di ottenere una temperatura di ebollizione del liquido trattato inferiore rispetto a quanto normalmente si ottiene a pressione atmosferica. L’energia necessaria per far bollire il liquido di processo viene fornita da un sistema a pompa di calore.
All’avviamento dell’evaporatore viene generato il vuoto idraulico all’interno della camera di ebollizione e della camera di condensazione. Durante il normale funzionamento il vuoto è garantito dal funzionamento in continuo di una specifica apparecchiatura.
Durante la generazione del vuoto idraulico, viene immesso all’interno della camera di ebollizione il refluo da trattare, mantenendone costante il livello idraulico. Tramite una pompa di calore il prodotto viene riscaldato fino a provocarne l’ebollizione, unitamente alla condensazione dei vapori che si originano.
Tramite un circuito di raffreddamento il distillato prodotto viene condensato ed inviato allo scarico.

Contattaci per maggiori informazioni o per esporci il tuo problema relativo al trattamento dei reflui.

Avvio del Flottatore


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