L’etichettatura alimentare è disciplinata dal Regolamento Europeo 1169/2011
Le principali novità che il Regolamento riporta rispetto alla legislazione precedente riguardano il formato e le dimensioni dell’etichetta, l’obbligatorietà dell’etichettatura nutrizionale, l’enfasi posta sulle sostanze definibili come allergeni che devono essere riconoscibili nell’elenco degli ingredienti e disponibili anche per gli alimenti non preimballati, l’indicazione dell’impiego di nanomateriali, l’indicazione di origine per le carni (obbligatoria a partire da Aprile 2015), il tipo di grassi e oli utilizzati che va specificato tra gli ingradienti e l’indicazione del soggetto responsabile della presenza e della correttezza delle informazioni che devono essere in gran parte disponibili in anticipo per consumatore anche per acquisti a distanza.
Tra queste novità ricordiamo che “L’etichetta nutrizionale diviene obbligatoria a partire dal 13 dicembre 2016 per quanto riguarda la dichiarazione del contenuto calorico (energia), i grassi, i grassi saturi, i carboidrati con specifico riferimento agli zuccheri e il sale, espressi come quantità per 100g o per 100 ml o per porzione”
A tal proposito Savi Laboratori & Service è in grado di eseguire tutte le analisi richieste per la redazione dell’etichetta nutrizionale di tutti i prodotti della filiera agroalimentare con metodiche accreditate.
Il laboratorio è in grado di eseguire la speciazione degli acidi grassi, determinando tutti i composti presenti negli alimenti suddivisi nelle macro-categorie Saturi, Monoinsaturi e Poliinsaturi. Si offre anche la possibilità di speciazione dei Trigliceridi, per studi più approfonditi sul contenuto lipidico del prodotto, quanto si abbia la necessità di valutare le corrette informazioni sul tipo di grassi contenuti, come il decreto richiede di riportare in etichetta.
Il laboratorio esegue inoltre la determinazione del potere calorico dell’alimento, non solo per calcolo (partendo dai poteri calorici dei vari ingredienti) ma anche e soprattutto mediante determinazione strumentale diretta con bomba calorimetrica. Ciò permette di ottenere dati più precisi e veritieri in quanto frutto di una singola determinazione e riconducibili anche a sostanze che non ricadono nello spettro degli analiti previsti dalle metodiche relative alle singole voci dell’etichetta nutrizionale.
L’art 44 del regolamento 1169/2011 stabilisce che “ove gli alimenti siano offerti in vendita al consumatore finale o alle collettività senza preimballaggio oppure siano imballati sui luoghi di vendita su richiesta del consumatore o preimballati per la vendita diretta, è obbligatoria la fornitura delle indicazioni di qualsiasi ingrediente o coadiuvante tecnologico o derivato da una sostanza o un prodotto che provochi allergie o intolleranze usato nella fabbricazione o nella preparazione di un alimento e ancora presente nel prodotto finito, anche se in forma alterata”
L’Italia con il con il Decreto legislativo 231/2017, oltre alla presenza di allergeni richiesta dal Regolamento, ha reso obbligatorio fornire per i prodotti non preimballati altre indicazioni su apposito cartello applicato ai recipienti che li contengono o mediante altro sistema equivalente, anche digitale, facilmente accessibile e riconoscibile, presente nei comparti in cui i prodotti alimentari sono esposti. Le informazioni da riportare sono:
– la denominazione dell’alimento
– l’indicazione degli alimenti con indicazione degli alimenti che possono causare allergie o intolleranze
– le modalità di conservazione, ove necessario
– la data di scadenza per le paste fresche e le paste con ripieno
– il titolo alcolimetrico quando questo supera 1.2% V/V
– la percentuale di glassatura per i prodotti glassati
– la designazione decongelato.
L’indicazione delle sostanze che possono provocare allergie o intolleranze è obbligatoria anche per i piatti serviti nei ristoranti e nei pubblici esercizi. Tale indicazione può essere riportata sul menù, su un cartello o in altre forme che possono rimandare anche al personale a cui chiedere informazione. E’ essenziale però che queste informazioni, che devono essere comunque presenti in forma scritta, siano facilmente reperibili, accessibili e consultabili dal consumatore prima dell’acquisto del prodotto e disponibili per un controllo da parte dell’autorità.
Appare quindi chiaro che l’indicazione degli allergeni assume estrema importanza per tutti i prodotti alimentari in commercio, in tutte le modalità in cui possono esservi posti. Per assecondare queste esigenze degli operatori della filiera agroalimentare, Savi Laboratori & Service esegue la ricerca di allergeni alimentari e sostanze in grado di dar luogo ad intolleranze alimentari con le più moderne tecnologie a disposizione. Il laboratorio infatti può eseguire l’analisi sia mediante UPLC QqQ (cromatografia ad elevata pressione accoppiata a spettrometria di massa triplo quadrupolo) sia attraverso test immunoenzimatici E.L.I.S.A. oppure mediante ricerca quantitativa di DNA condotta con PCR Real Time. La scelta della metodica più appropriata avviene in relazione al tipo di allergene da individuare, alla matrice di partenza e al tipo di risultati, qualitativi piuttosto che quantitativi, che il Cliente o la normativa cogente richiede.
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